ITINERARI

Foto di Nadir Sardinia

Itinerari

L'intera area di Buggerru é percorsa da una ricca rete di sentieri, che testimoniano le attività dei lavoratori impiegati nelle miniere, e vecchie mulattiere usate nel secolo scorso e ormai non più percorribili se non per motivi venatori o per la raccolta dei funghi.

I sentieri e le vie rurali invece rimangono in buono stato e utilizzate ancora oggi prevalentemente per motivi escursionistici da tutti gli amanti della natura che vogliono godere di passaggi e scorci altrimenti inesplorabili.

Tutta la zona alle spalle di Buggerru e che porta da questa a Cala Domestica è un'importante testimonianze di aree naturalistiche, storiche e geologiche che valorizzano sia l'attività del periodo minerario, in anni più recenti, che quella punico e pisana in epoche passate.

I principali itinerari

MINIERE

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PRANU SARTU

Planu Sartu è stato un villaggio satellite di Buggerru, al quale era collegato mediante una tortuosa strada di miniera, e del quale, ancora oggi, sono chiaramente visibili le rovine. Il minerale prodotto proveniva dagli scavi dell’omonimo altopiano e il grezzo era destinato, a seconda della qualità, ai forni di calcinazione e alle laverie. Con lo sviluppo dei lavori delle concessioni e il raggiungimento di produzioni record di calamine, il villaggio, dotato di spaccio aziendale e scuola raggiunse la capacità di dare alloggio a quasi 2000 persone, in parte sarde, ma sopattutto continentali, per lo più stagionali. L’ultimo abitante di Planu Sartu abbandonò la sua casa nel 1940.

GALLERIA HENRY

Dal centro del paese si arriva salendo lungo una starda fino all'ingresso della galleria, al di sopra la piazza principale di Buggerru. Il tracciato sotterraneo, ubicato a una quota di 50 metri s.l.m. e lungo circa 1 km, consentiva il trasporto del minerale estratto dal grande scavo di Planu Sartu alla laveria di Buggerru, dove veniva separato dalla parte sterile, per poi essere imbarcato verso il porto di Carloforte.La sua unicità è data anche dall’eccezionale valore paesaggistico con i suoi ripetuti affacci sulla falesia e i percorsi pedonali sugli strapiombi sul mare. Lungo il percorso, una volta indossato il casco e presa la luce da minatore, si possono vedere i ricchi affioramenti di calamina dalla quale si estrae lo zinco.

Mare. Natura. Storia.

GUTTURU CARDAXIUS

Il canyon si raggiunge senza difficoltà da Cala Domestica ed attraversa luoghi straordinari dove sono presenti anche splendidi esempi di opere minerarie, tra cui il pozzo di estrazione San Luigi e la galleria Scalittas. L’enorme spaccatura dei rilievi calcarei ha pareti alti fino a cento metri e tanto vicine che pare quasi di muoversi in una grotta. La visita è un susseguirsi di forme straordinarie, dovute all’azione erosiva dell’acqua, con pinnacoli e grotte naturali.

PISCINA MORTA

Si raggiunge dalla strada sterrata che collega San Nicolò alla strada per Portixeddu. Il pittoresco specchio d’acqua si trova tra il complesso dunare e i rilievi calcarei, su uno strato impermeabile di rocce molto antiche. Il suo invaso si avvale dell’apporto delle acque stagionali di piccoli ruscelli che hanno origine nei monti circostanti. Il laghetto di origine eolica di Piscina Morta è il secondo lago naturale che esiste in Sardegna dopo quello di Baraz nella Nurra. Ricco d’acqua in inverno e primavera, Piscina Morta si prosciuga completamente nella stagione estiva a causa dell’evaporazione e dell’infiltrazione dell’acqua nel letto di sabbia che genera l’invaso

DUNE DI PORTIXEDDU

Il complesso dunare è ubicato lungo il litorale di Buggerru, di fronte alla spiaggia di San Nicolò. Si sviluppa per una profondità di circa 3 km, con una superficie complessiva di circa 400 ettari. Sotto una ricca vegetazione si celano alte dune di sabbia, depositate dal vento in milioni di anni, ricche di vita animale e luogo ideale per passeggiate grazie a numerosi sentieri. L’area è stata rimboscata negli anni cinquanta con lo scopo di frenare l’azione erosiva che il vento esercitava sulle dune e per consentire il passaggio della strada lungo la costa che durante l’inverno veniva invasa dalla sabbia.

NATURA

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GROTTE

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GROTTA DELLE LUMACHE

La grotta è situata sul fianco Sud del Monte Rosmarino ad una quota di 220 metri s.l.m. a breve distanza dalla strada che conduce agli ex cantieri minerari di Nanni Frau e quindi molto vicino a Buggerru. L'imbocco è di piccole dimensioni ed è quasi inosservabile in lontananza. Sono presenti in successione: grandi colate, imponenti edifici colonnari, drappeggi di dimensioni ragguardevoli e una selva di stalagmiti alcune delle quali crollate a causa degli ultimi eventi tettonici interessanti la zona. La grotta chiude a “cul de sac” in direzione sud, sulla parete est è, invece, evidente una frana che ha obliterato una certa comunicazione con l’esterno

S'ACQUA GELADA

La Grotta de S’Acqua Gelada è una delle tredici grotte del neolitico antico presenti in Sardegna. Essa è situata sul costone del monte Malfidano a sud-est di Buggerru a 215 m. s.l.m. e si sviluppa per 140 m. I primi uomini che la abitavano lasciarono tracce della loro cultura sulle ceramiche impresse col Cardium, una conchiglia che veniva raccolta in mare a scopo alimentare e le cui valve venivano utilizzate per decorare la terracotta. La grotta è costituita da quattro ambienti comunicanti tra loro e dallo sviluppo irregolare. In tutte le stanze sono presenti stalattiti e stalagmiti, alcune di queste hanno l’aspetto dì vere e proprie colonne, quasi volessero reggere la volta della caverna.

GROTTA DI PADRE NOCCO

La Grotta di Padre Nocco, situata sulla sommità di una collina sovrastante la valle di Grugua a 425 m. s.l.m., è classificata nella cultura di Monte Claro nell’orizzonte del bronzo antico.Anche qui non si trovano tracce degli insediamenti abitativi, anche se si deve supporne l’esistenza, poiché è certo che le popolazioni dell’epoca di Padre Nocco vivevano in piccoli nuclei organizzati e praticavano l’agricoltura. La valle di Grugua offriva d'altronde gli elementi indispensabili per lo sviluppo di una società organizzata: fertili terreni, acqua abbondante, boschi immensi ricchi di cacciagione e di frutti spontanei.

CALA DOMESTICA

Questo itinerario inizia da Cala Dometica salendo lungo il sentiero della stretta valle , dirigendosi a sinistra sino a raggiungere la quota della panoramica e suggestiva scogliera che domina l'insenatura.

Il sentiero costeggia l’alta scogliera tra rocce scolpite e modellate dagli agenti atmosferici. Inerpicandosi tra piante di euforbie e ruderi minerari si arriva al l’ex villaggio minerario di Planu Sartu da dove si può già vedere da lontano la bellissima e lunghissima spiaggia di S. Nicolò fino al porticciolo di Portixeddu e poi il lungo e stretto promontorio di Capo Pecora.

Si prosegue il trekking discendendo rapidi tornanti sino all’arrivo al centro abitato di Buggerru.

NIDO DELL'AQUILA

Si raggiunge con una breve passeggiata appena fuori Buggerru. In questo tratto di costa è presente una parete calcarea alta fino a 60 metri, a picco sul mare. Il bellissimo faraglione detto “Nido d’Aquila” è alto 25 metri, simile ad una lama di roccia bianchissima, poggiato su un esile basamento naturale.

MARE

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